BorderlineDanza

Leucò

Leucò

Borderlinedanza 2025

Sinossi

“L’amore, l’ebbrezza e il sangue richiamarono sempre il mondo sotterraneo e promisero a più d’uno beatitudini ctonie. Ma il tracio Orfeo, cantore, viandante nell’Ade e vittima lacerata come lo stesso Dionisio, valse di più.(Parlano Orfeo e Bacca)” C. Pavese

Il progetto nasce come sequel de Il Canto di Orfeo, nella visione letteraria di Cesare Pavese, L’inconsolabile, dai Dialoghi con Leucò (1947), per esprimere il dramma di Orfeo che ha ben compreso come la morte di Euridice rappresenti il definitivo concludersi di un’epoca. In questo brano vi è un avvicinamento dell’uomo all’eternità, alla vita dopo la morte e rappresenta uno spunto di riflessione e un pretesto dove il focus e’ il punto di vista dello spettatore (presente in scena), protagonista nella dialettica tra immagine e sguardo, dove la risultante va oltre il linguaggio, amplifica e modifica l’azione, dona forma poetica all’attenzione. Si tratta di dare un’area espansa allo spettatore, un rovesciamento di senso e di ruolo, con il compito di ospite interno, dove il destino di uno collima col destino di molti, e quindi da intendersi assoggettato al destino del mondo (James Hillmann). Cosi’ l’immagine rimane dentro fin dopo il suo dissolvimento e nel corpo rappresentato si ritrova la sintesi della propria soggettività, come in uno specchio deformante dove ci si riconosce nel corpo dell’altro che altro non è che il riflesso di se’ nel proprio immaginario.

Direzione della coreografia e regia Claudio Malangone
Danzatori/Autori Alessandro Esposito, Loris Vestuto
Musiche originali e sound design Vittorio Giampietro
Musiche: Gioacchino Rossini
Dramaturg Gaia Clotilde Chernetich
Disegno Luci Giuseppe Ferrigno
Costumi e scene Borderlinedanza
Responsabile organizzativo Maria Teresa Scarpa
Relazioni esterne Hanka Irma Van Dongen
Produzione Borderlinedanza 2025

Con il sostegno del MIC, Regione Campania

* all’interno della performance sono presenti circa 7 minunti di nudo integrale