Nasce con l’idea di indagare la nozione di rito, al di là del senso strettamente religioso, isolando e ordinando gesti e movimenti in un percorso e sequenza coerente e significativa. Ci siamo chiesti, partendo dalla processione delle “Cente” e dei “Fujenti” (riti religiosi tipici del sud Italia) fino a che punto il concetto di rito sia così applicabile a contesti sociali e culturali diversi, che cosa si intende con questo termine e se esiste una qualche componente comune a tutti i comportamenti rituali.
Il rito così si presenta sempre come una sorta di ripetizione della cosmogonia (nascita), instaurando ogni volta un nuovo inizio, un ripristino della condizione primordiale. I comportamenti, i gesti anche più semplici, assumono un carattere paradigmatico in quanto ripetizione delle gesta di dei, eroi, spiriti o antenati, di cui le attività ordinarie degli uomini non sono che un pallido riflesso.
Ne risulta così una sorta di cerimonia rituale con specifiche azioni corporee, posture e atteggiamenti, secondo una sequenza precisa che conduce alla fine ad una danza, che sia propiziatoria e liberatrice.
concept e coreografia Claudio Malangone
autore/interprete Luigi Aruta
assistente alla coreografia Adriana Cristiano
musica originale Alessandro Capasso
maschera Jorge Anon
costume Claudio Malangone/Adriana Cristiano
segretaria di produzione Hanka van Dongen
relazioni estere Maria Teresa Scarpa
Progetto realizzato all’interno di Boarding Pass 2023, a cura di CDTM e Raidfestivals, con il sostegno del MIC, della Regione Campania, del FEDCAH – Festival de Danza Contemporanea Alternativo Hidalgo Messico NDYT New Dance Young Talent – Holland